La donna che riapriva i teatri

 

Regia Francesco Ranieri Martinotti

Soggetto e sceneggiatura Francesco Ranieri Martinotti

Interpreti Drusilla Foer

Con le testimonianze di Simona Marchini, Giovanni Caccamo, Franco Godi

con la partecipazione di Agnese Gori, Elena Caliani e gli altri allievi della scuola ARTEINSCENA
Prodotto da Camillo Esposito
Fotografia Riccardo De Felice
Aiuto regia Luisa Bosi
Suono Federico Tummolo
Musiche originali Andrea Fornaciari
Montaggio Emanuelle Cedrangolo
Laboratorio Stadion Video S.r.l.
Ufficio stampa Reggi&Spizzichino Communication

 

Una produzione Capetown S.r.l., in collaborazione con Rai Cinema
in collaborazione con Teatro Politeama Pratese e l’Associazione ARTEINSCENA
con il contributo del Ministero della Cultura - Direzione Generale per il Cinema,
e della Regione Toscana – Toscana Film Commission - Sensi Contemporanei

 

Sinossi

La donna che riapriva i teatri è un documentario ispirato a un particolarissimo episodio avvenuto a Prato negli anni ’90 che riguardò la vita culturale della città gioiello dell’industria tessile italiana. Un caso di mecenatismo che consentì di sottrarre alla speculazione edilizia il Teatro Politeama che avrebbe visto trasformata, la platea, il bocca scena, il palcoscenico e tutta la volumetria dal pavimento alla cupola di Nervi, in una ripida rampa per accedere ai diversi livelli di immenso garage. A differenza di quanto avviene oggi, i mecenati che finanziarono quell’iniziativa non furono i classici marchi della sponsorizzazione, ma le titolari di una piccola impresa di pulizie insieme a molti altri privati cittadini. Nata a Prato, da un muratore e una sarta, Roberta Betti, è la protagonista del film. È lei a raccontare cosa la mosse a creare un comitato cittadino per acquistare dalla banca, proprietaria dell’immobile, il teatro che si trova nel cuore della città e che ancora oggi dopo trent’anni continua ad avere un cartellone ricco di spettacoli: dall’Opera lirica, al teatro, dall’operetta, ai concerti pop.